Audior 27 Agosto

Concerto di Acusmonium II
27 Agosto 2022 – ore 21:30
Auditorium
(A cura di Eric Maestri e Sylviane Sapir – Conservatorio di Genova)
Luca Fiorato, Scoperta – 4’36’’
Interprete all’acusmonium:
Martino Di Vietro
Martino Di Vietro, Polvere di casa – 4’38’’
Interprete all’acusmonium:
Chiara Ciancarini
Chiara Ciancarini, Space – 4’18’’
Interprete all’acusmonium:
Emanuele Morena
Valentina Rossi, Window – 5’36’’
Interprete all’acusmonium:
Martino Di Vietro
Riccardo Storto, Environments – 10’30’’
Interprete all’acusmonium:
Teo Nicassio
Lorenzo Paganini, Cicale e Lucciole – 7’31’’
Interprete all’acusmonium:
Emanuele Morena
Teseo Nicassio, Collisions – 3’49’’
Interprete all’acusmonium:
Chiara Ciancarini
Filippo Tatulli, Trias – 3’56’’
Interprete all’acusmonium:
Lorenzo Paganini
Emanuele Morena, Continua espansione – 6’30’’
Interprete all’acusmonium:
Lorenzo Paganini
Progetto elettroacustico:
Eraldo Bocca
NOTE DI PROGRAMMA
Luca Fiorato, Scoperta – 4’36’’
Se da un lato la scoperta rappresenta per l’uomo un trauma che spezza la sua ancestrale ricerca di staticità, dall’altro ci ricorda che siamo ancora esseri primordiali in cerca di un rapporto con l’immensità che ci circonda. Il brano vuole evocare questo: stabilità ed instabilità, paura e curiosità, armonia che si crea dal coraggio nel mettersi in comunicazione con la natura.
Martino Di Vietro, Polvere di casa – 4’38’’
La ricerca delle cose è una sorpresa quando chiudo gli occhi; quello che di solito conosco diventa senza forma, solo suono e profili incerti [E.M].
Chiara Ciancarini, Space – 4’18’’
Il pezzo segue lo scheletro di De Natura Sonorum di Parmegiani, comprendendone e capendone le sue essenziali caratteristiche. Progressivamente si va ad emancipare, creando un’opera che reclama la sua indipendenza e vive in se stessa.
Valentina Rossi, Window – 5’36’’
Window permette di guardare attraverso una finestra il mio processo creativo. Piccoli impulsi, gesti veloci al violino ispirati al maestro Salvatore Sciarrino, atmosfere cariche di intensità sono ciò che mi accende la scintilla.
Riccardo Storto, Environments – 10’30’’
Quali sono le relazioni tra uomo ed ambiente? Quanto c’è di nostro in ciò che ci circonda? Environments è pronto ad indagare su questa compenetrazione tra le parti, gettando una luce che attraversa l’entroterra della mente, fatto di fenomeni atmosferici e creature elettriche.
Lorenzo Paganini, Cicale e Lucciole – 7’31’’
Cicale e Lucciole è un pezzo basato su due performance ottenute suonando uno strumento digitale di ideazione del compositore, il quale utilizza come principio di funzionamento il fenomeno della “sincronizzazione spontanea”, che caratterizza appunto il coro delle cicale e il lampeggiamento delle lucciole, ispirazione del titolo. Lo scopo di questo brano è piegare al volere compositivo questo principio e creare processi e tessiture dense ed intricate, passando dall’ordine al disordine, a volte gradualmente, a volte all’improvviso, focalizzandosi di volta in volta sulle infinite configurazioni ritmiche che le 10 voci assumono accordandosi e disturbandosi.
Teseo Nicassio, Collisions – 3’49”
In uno spazio aperto, oggetti sonori disegnano traiettorie prevedibili, all’inizio indisturbate. Quando due oggetti alla fine impattano tra loro, rompono l’equilibrio dello spazio circostante, originando caos in tutti gli altri oggetti.
Filippo Tatulli, Trias – 3’56’’
Tessiture brillanti; la ricerca di un contatto strano, immergendo l’acqua nell’elettricità [E.M].
Emanuele Morena, Continua espansione – 6’30’’
L’ispirazione per questa composizione è venuta con la creazione della prima fascia sonora e dal concetto di espansione: il parallelismo con la teoria della continua espansione dell’universo mi ha dato quindi l’input nel partire con una ricerca sul rumore e nella costruzione di un universo sonoro nebuloso, spezzato dalla collisione degli elementi semplici rappresentati dai suoni più riconducibili al mondo terreno, ma che calati nell’infinito vengono distorti, invertiti, piegati dalla gravità. I suoni puntuali e accumulati si inseriscono a disturbare la fascia espansiva come la collisione dei pianeti e l’esplosione delle stelle spezzano la staticità della radiazione cosmica di fondo, in un universo in continua espansione.